La lenta maturazione di questo disco d'esordio introduce, in punta di piedi, Arianna Pasini e la sua visione della musica: interessante discorso su dieci tracce, attorno a confini artistici sfumati
Arriva da lontano il disco d'esordio di Arianna Pasini, perché negli ultimi dieci anni l'artista di stanza a Ravenna ha messo sul pentagramma i suoi impulsi creativi ma ha anche collaborato con nomi di spessore del panorama indipendente nostrano: nei mesi scorsi è arrivato "Verso una casa", album licenziato da Brutture Moderne, Crinale Lab e Urlaub Dischi su distribuzione Believe.
Dieci tracce compongono una proposta d'ascolto organica, espansa nei margini quantitativi e sfumata nelle demarcazioni artistiche, al fine di plasmare un suono veramente alternative, lontano da qualsiasi genere a cui allinearsi in toto. Se ne produce un'esperienza immersiva, compassata come elogio all'essere riflessivi, al prendersi tempo per metabolizzare gli argomenti trattati e provare a dare un contributo aggiunto al processo di significazione. Fra rock e tensioni analogiche, c'è anche spazio per una certa componente soul/gospel, per cori le cui melodie ammaliano i timpani del fruitore, diventando balsamo per questi tempi cinici.
Quando arriva il silenzio (e la fine della tracklist) percepiamo che è il momento di fare i conti sentendosi svagati; l'unica soluzione è cliccare nuovamente sul tasto play, perché anche in una stagione fatta di sole, leggerezza e carrarmati pop da spiaggia si percepisce sempre il bisogno di una voce ponderata, che scava in profondità nel suo percorso verso una casa.
Che è un po' quello portato avanti (a suo modo) da ogni persona, ogni giorno.
---
La recensione Verso una casa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-07-04 09:38:39
COMMENTI