Il primo assaggio non si scorda mai. E non stiamo parlando di torte di mele.
Se American Pie fosse stato girato al Liceo Manzoni di Milano al posto della Millikan High School di Long Beach, molto probabilmente Ti Aspetto di Rafel (senza la "A" in mezzo se no si incazza) sarebbe una delle canzoni presenti nella colonna sonora del film.
Il nuovo singolo del cantante e attore nato sulla battigia di Cagliari e cresciuto musicalmente tra i flutti meno cristallini dei Navigli di Milano, è infatti un vero e proprio bignami dello spirito lascivamente cazzaro che pervade le teen-sex comedy di fine anni '90 e inizio '00. Un filone cinematografico che, accompagnando un'intera generazione verso quell'ammasso di peli, brufoli e ormoni chiamato "pubertà", è diventato di diritto un guilty-pleasure per milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo (compreso il sottoscritto).
Tra una citazione al dissing (anzi al massacro) di Machine Gun Kelly ad opera di Eminem ("Come MGK
fatto a tessere da puzzle, dallo Slim Shady") e a Voldemort di Harry Potter (Perché ho l’anima già in pezzi, come TU SAI CHI") Rafel, con questo suo ultimo pezzo, ci racconta in maniera scanzonata di come, quando ci si invaghisce veramente di qualcuno, sotto sotto siamo tutti un po' sottoni.
La spensieratezza che pervade le strofe di Ti Aspetto (scritte da Mario Usai) viene riflessa anche nella sua controparte musicale, curata dal producer milanese Pier Giorgio Usai, grazie a sonorità vicine al pop punk spruzzate qua e là da un leggero velo di urban, capace di dare quel tocco di contemporaneità che tanto male non fa.
Il nuovo singolo di Rafel è esattamente come te lo aspetti. Una canzone senza eccessive pretese, leggera, disinvolta e fancazzista: proprio come quell'amorevole deficiente di Steve Stifler. Adesso vi devo salutare, mi è salita la voglia di una mega-maratona di American Pie. Coincidenze? Io credo di no.
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La recensione Ti Aspetto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-19 16:21:45
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