Una macchina del tempo di suoni, citazioni, immagini e soprattutto mood: quello luccicante e mondano del decennio più colorato di sempre
Il nuovo EP di Done (Davide Leucci), composto di sette tracce (di cui due remix), è un cortometraggio ad episodi di scene di vita mondana, luccicante, notturna e divertente. Non a caso, il titolo è Popcorn. In cinque brani l'artista salentino condensa estetica, musica e immaginario eighties, in un mix di suoni che comprende gli anni 80 dei tastieroni e quelli della disco fatta ancora di chitarre funkeggianti e batterie non del tutto sintetiche. Insomma, la primissima parte del decennio e quella finale. La firma che Done appone su questa formula è la sua voce che copre le dimensioni che vanno dall'r&b all'hip-hop.
Non mancano i riferimenti anche alla dance più recente, ma sempre appartenente a quel filone dai suoni eleganti e retrò. In particolare, in DeloreanDone trova lo spazio per inserire un'interpolazione di Lady Hear Me Tonight dei Modjo (che comunque si fonda su un sample di Soup for One degli Chic, brano del 1982).
Un grande, grandissimo plauso va fatto alla produzione. Il lavoro dietro a Popcorn è stato infatti curato nei minimi dettagli, ricorrendo a un gran numero di musicisti: scelta non così scontata in questo genere. La dimensione "suonata" dona a questo lavoro l'autenticità dell'immaginario a cui punta, oltre a regalare soddisfazioni ad un ascolto un po' più attento.
Popcorn suona fresco, leggero e in un certo modo estivo, nella misura in cui l'ascolto di questo lavoro non richiede particolare sforzo mentale, diverte e si presta ai momenti più spensierati e di svago. Un EP che suona bene durante la night ride del sabato, in un locale o a casa mentre ci si prepara per la serata.
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La recensione Popcorn EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-08-08 12:50:00
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