Un curioso esperimento personale tra hard rock sinfonico, vibes anni '80 e voci digitali
‘ChiaroScuro’ è senz’altro un lavoro con una sua personalità; strana, sghemba, forse confusa, ma sicuramente originale almeno da un paio di punti di vista e per alcuni elementi, francamente non sappiamo neanche quanto consapevoli. Prima di tutto, l’improbabile ibrido tra un hard rock dall’abito gotico-sinfonico e una sorta di post-punk/new wave 80’s: nelle otto tracce del one man project milanese si passa da melodie dal sentore quasi power metal ad arpeggi plasticosi e orecchiabili, a volte nel volgere di un brano solo (The ancient song), da bizzarrie neoclassiche a fade out da classico radiofonico. F
orse un ipotetico Battiato in fase metallara avrebbe potuto pubblicare pezzi come Get Out insieme ai Rhapsody, o scrivere una Reflections come autore per una Giuni Russo sintetica. Già, perché le linee vocali dai tratti femminili e pesantemente effettati che percorrono tutto il lavoro sono concepite ed eseguite tramite un plug-in digitale, in un curioso esperimento di inclusione del non-umano in un ambito musicale che di solito è dall’altra parte della barricata. L’altro lato della medaglia è che ‘ChiaroScuro’ è un lavoro poco bilanciato e a tratti confuso, dove la struttura dei brani si perde spesso tra assolo e linee vocali improbabili, e in cui c’è più di qualche suono che lascia a desiderare.
Più semplicemente, è un lavoro non professionale, frutto della passione di un musicista che probabilmente ha avuto la possibilità di dedicare energie limitate alla musica e che magari ha aspettato anni prima di riuscire a concludere da solo, anche grazie alla tecnologia, un lavoro che in qualche modo ne rispecchiasse la visione musicale. Non possiamo esimerci dal sottolineare cos’è che si potrebbe fare meglio, ma non ci sentiremmo mai di scoraggiare lavori che nascono da una passione così.
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La recensione ChiarOscuro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-07-30 22:16:42
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