POPAArte e finanza2023 - Pop, Elettronica

Arte e finanzaprecedenteprecedente

Una grande voce e creatività, da cui partire per il futuro

“Arte e finanza” è il nome del nuovo album di Popa, nome d’arte di Maria Popadnicenko, designer di moda lituana, trapiantata a Milano dove lavora per diverse case del lusso italiane e dove si è innamorata della vita da ‘’Sciura Milanese’’. Il progetto Popa nasce nel 2019 grazie al supporto di Salotto Studio e prende vita durante le uggiose giornate milanesi della pandemia, da allora sono diversi i brani pubblicati e, dopo un EP, il 17 novembre 2023 è uscito l’album esordio.

L’artista definisce ‘’Arte e finanza’’ come l’album in cui convivono bon vivant e grandi amori, noia e trepidazione, grandi soirèe e doomscrolling sul divano, messaggi ricevuti alle tre di notte e meditazione, carte dei tarocchi e rotocalchi. Tra riferimenti cinematografici e letterari che vanno da Flaubert ai film dei fratelli Vanzina, partendo da Milano (Linate), il disco disegna una psico-geografia di leggerezza e di eleganza. Un mappamondo champagne pop del jet-set tra Londra, Los Angeles, New York, St Moritz, St Tropez e Positano.

Lo spirito di Popa è presente in tutto il disco, partendo dal titolo e dal nome dei singoli brani (Bon Vivant, Sciura milanese) che si rivelano inni alla raffinatezza e alla vita con un tocco di gusto, oltre che riflessioni sul rapporto tra il mondo dell’arte contemporanea e il suo mercato. L’artista possiede un timbro particolare, dolce e melodioso, che viene purtroppo talvolta oscurato dalle sonorità, rimanendo in disparte e creando canzoni che non sembrano in grado di lasciare un’impronta duratura, un vero ossimoro per una cantante così creativa ed estrosa.

Il lavoro di Popa si colloca in un territorio sonoro familiare, con tracce che ricordano altri artisti e stili già affermati nel panorama musicale, mentre il testo è dedicato all’elité milanese e rischia di non arrivare alla maggior parte delle persone precludendo una grande fetta di pubblico

Nonostante ciò, l’album trasporta in un viaggio musicale che offre un sottofondo incantevole per le giornate più rilassate; servirebbe solo un tocco di originalità in più per permettere a Popa di acquisire un ‘’posto fisso’’ nella scena musicale italiana e non solo.

Una buona base c’è, ma attenzione a non trasformare il ruolo da Sciura milanese in un limite.

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La recensione Arte e finanza di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-29 10:09:00

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