Un singolo malinconico ed accattivante che riprende ritmi techno e scenari da club in chiave pop
Non c’è bisogno di ribadire che ormai la cassa dritta è (ritornata) uno dei codici predominanti del pop, e che l’immaginario del club (così come il suo gemello cattivo, il rave) è diventato uno degli scenari metropolitani più presenti, sfondo allo svolgersi delle storie che abitano le canzoni dei nuovi autori della canzone contemporanea. Uno sguardo che si è fatto sicuramente tendenza, ma dietro ondate di questo tipo per fortuna è ancora possibile trovare anche le immagini e le ambientazioni giuste per raccontare vissuti emotivi personali.
È quello che succede nel nuovo singolo del duo Cartago, dove una produzione essenziale per cassa dritta e malinconici lead pseudo-EDM ci trasporta tra un club dozzinale e un parcheggio di periferia che sono il teatro di un’intimità post-adolescenziale intensa, assolutizzante e irrimediabilmente perduta. Dietro l’andamento energico ci sono striature di una forte malinconia, che ricopre il narrato proiettata anche dall’uso di un passato imperfetto che sa di ricordi e sentimenti lontani.
Una tecnica di scrittura evocativa che a sua volta si ricorda i penetranti testi di Mahmood; sarà anche che le linee vocali del duo potentino si giocano con eleganza su registri alti, saranno le atmosfere di arrangiamento e testi, ma ancora una volta ci troviamo a constatare come il cantante milanese, più di altri, sia diventato un punto di riferimento fisso per ii giovani che si approcciano alla canzone pop moderna. Indubbiamente esiste il rischio di un appiattimento su modelli super mainstream, per quanto efficaci; intanto, per quanto riguarda i Cartago, di ‘Notte’ ci teniamo il buono di un brano con una bella carica emotiva, ritmato, e un refrain semplice ed incisivo. Poi più avanti si vedrà.
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La recensione Notte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-08 19:15:44
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