Da un quadro, da una scritta, dal vento, da un odore o da un film può nascere una canzone
Le piogge inaspettate, noiose e fastidiose di questi giorni sull'asfalto e sui pavimenti invecchiati delle nostre città hanno fatto sollevare da terra il classico odore post temporale. Tra l'altro esiste tutto un universo di nomenclature al riguardo.
In particolare il caratteristico profumo che accompagna le prime gocce d'acqua dopo un periodo di bel tempo si chiama petricore, chissà poi perché. E' proprio da un nidore come questo che può nascere la nostalgia di un ricordo passato, una sensazione e anche una canzone.
Poi probabilmente arriverà il vento a portarsi tutto via. "E poi, se questo vento tra noi riporterà quel che sei, ti parlerà di me", cantano i Lehavre nel nuovo singolo Van Gogh. L'indie rock al servizio delle emozioni, l'arte al servizio della musica, il cinema al servizio delle citazioni.
Questa volta Marco Brunasso (voce e basso elettrico), Marco D’Antuono (chitarra elettrica e cori) e Lorenzo Lamberti (batteria), con Davide Busiello come guest ai cori, hanno messo il punk da parte per un momento di tre minuti e quindici secondi.
Così hanno potuto lasciare libero di esprimersi un lato più intimo, romantico, intenso della loro matrice artistica. La band di Pompei (Napoli) ha anche questo arsenale di emozioni dalla propria parte, da sfoderare all'occorrenza.
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La recensione VAN GOGH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-26 21:51:49
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