Pop cinematografico in grado di creare il giusto sottofondo per le crisi esistenziali dei fuorisede di tutta Italia
Prima o poi, anche i figli più indipendenti, quando sono costretti a stare lontano da casa per tanto tempo, sentono in cuor loro la voglia di tornare alle proprie radici per poter finalmente riabbracciare i genitori e le persone a cui vogliono bene. È questo il semplice ma verissimo concetto sul quale si poggia Tutto se ne va di Leiden.
Il nuovo singolo del cantante nato a Pescara ma cresciuto artisticamente a Milano, tra il lavoro da cameriere e concerti busking nelle fermate della metropolitana, è un vera e propria dedica ai tanti fuorisede che ogni giorno sono costretti a fare i conti con la nostalgia di casa. Una situazione assai comune, guidata da uno dei sentimenti più nobili dell'animo umano, la malinconia, dipinta da Leiden attraverso istantanee di momenti intervallati da telefonate alla mamma, sigarette rollate con il Pueblo Rosa, "caffè e paranoia".
Strofe brevi, dritte al punto e riflesse su una strumentale dall'andamento cinematografico che dopo un'introduzione flebile, sussurrata e a forti tinte dream pop, sfocia in panorami più ampi ma comunque drammatici, che cercano di unire un refrain dal sapore nazional-popolare (Tutto se ne va/Se vado per primo/Quando il sole sorgerà) a un bridge più vicino all'elettronica, contaminato dagli ambienti dell'urban e della glitch.
Purtroppo le atmosfere crepuscolari di Tutto se va vengono leggermente strozzate da una resa sonora non azzeccatissima: soprattutto la voce esce a tratti un po' troppo asciutta, rovinando parzialmente il grande pathos che il pezzo cerca di veicolare.
Isolati difetti tecnici a parte, il nuovo singolo di Leiden resta comunque un ascolto piacevole, capace di riassumere in poche parole la selva di sentimenti contrastanti provati da chi, per volontà sua o meno, è costretto a stare lontano dai luoghi e dalle persone con cui è cresciuto. Studenti e lavoratori lontani da casa e in piena crisi esistenziale unitevi: avete finalmente trovato il vostro anthem definitivo.
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La recensione Tutto se ne va di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-05 14:08:00
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