Amore Psiche GINKGO BILOBA 2024 - Psichedelia, Folk, Electro

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Un disco elegante, fatto di parole sussurrate e pop tanto raffinato quanto essenziale

Il Ginko Biloba è una pianta a dir poco straordinaria. Apparso sulla Terra ben prima dell'arrivo dei dinosauri, questo vero e propio fossile vivente si è preso gioco delle decine di catastrofi naturali che si sono susseguite sul nostro pianeta, grazie alla sua incredibile resistenza alla siccità, al freddo e persino all'inquinamento atmosferico. E dopo ben 250 milioni di anni di vita, Ginko Biloba è diventato anche il titolo del nuovo album degli Amore Psiche.

A quasi tre anni di distanza da Scoprire, il suo disco d'esordio, il terzetto milanese ritorna con otto tracce nelle quali sottolinea la necessità per la razza umana di rimpicciolire il proprio intrinseco ego, per ritornare alla sua reale condizione: quella di una creatura che vive su un minuscolo pianeta relegato in un angolo sperduto di una galassia periferica. 

Ginko Biloba è infatti un disco che, con eleganza e delicatezza, sottolinea l'assoluta vacuità dei nostri bisogni materialistici all'interno delle dinamiche celesti. Dal dedicarci di più al benessere del prossimo e del mondo che ci circonda (Zoom Carezze) fino al il bisogno di (ri)trovare un punto di vista meno antropocentrico (Umano troppo) e in sintonia con le leggi della natura (Ineffabile), il nuovo album degli Amore Psiche ci svela come, al di là del nostro egocentrismo, siamo solo un piccolo granello di sabbia disperso nella vastità dell'universo.

Una presa di coscienza che non bisogna vivere con ansia e paura ma piuttosto con sollievo e serenità. Questo radicale ridimensionamento del nostro punto di vista viene sussurrato dalla band milanese attraverso un pop rilassato, essenziale ma maledettamente elegante.

Panorami sonori, contaminati tanto dal cantautorato italiano quanto dalla musica elettronica, in grado di creare atmosfere simili a quelle evocate da Il Quadro di Troisi ma con un piglio più analogico, grazie all'apporto della chitarra e del basso di Carmelo Mutalipassi che, come l'edera, si avvinghia ai dolci sussurri di Daniela Grigioni e al placido tappeto ritmico di Fabrizio Carriero.

Con questo loro nuovo disco, gli Amore Psiche creano un interessante parallelo tra la resilienza dimostrata nel corso di milioni di anni dal Ginko Biloba e quella che noi esseri umani potremmo avere se ci liberassimo dal nostro individualismo in favore di una maggiore cura e amore verso i nostri simili e le maraviglie naturali di un mondo che abbiamo la fortuna di poter chiamare "casa".

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La recensione GINKGO BILOBA di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-30 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • Ivo 8 mesi fa Rispondi

    Li seguo dal primo singolo, è una boccata d'ossigeno nel panorama musicale. Una psichedelia gentile, sensuale e raffinata dai messaggi evolutivi per l'essere.