Un rap sghembo e caustico, lontano da formule noiose e già sentite
La stortura, la rincorsa ad incastri lirici poco soliti, ma ricercati ad ogni costo, sono questi i motori vitali di BERLIN (Travel Freestyle), singolo al limite del pazzoide di Agronomist, rapper lucano di base a Roma. Quel pizzico di locura è sempre richiesto, non guasta mai, ma spesso rischia di buttare un progetto in facile caciara italiana. Qui no. Prima di tutto perché a parlare è la severissima capitale tedesca, un eden colmo di locali, dall'immortale fascino immobiliare, architettonico, sessuale, ma che non possiamo più permetterci di vivere.
Agronomist gioca sulla strumentale di MadLoco - un buon prodotto techno, coerentemente berlinese -, ed inscena una corsa di tre minuti abbondanti all'insegna dell'irregolarità, con una voglia irrefrenabile di creare variazioni di linguaggio, opinabili ma sempre convincenti. Una piccola lezione, da parte di un emergente, che prova ad urlare a gran voce che anche il rap può tornare ad essere espressione personale, originale, lontana da formule iterate fino al vomito.
Nelle sue imprecisioni, nella sua poca chiarezza d'insieme BERLIN (Travel Freestyle), traccia una linea stilistica che seguiremo molto volentieri in futuro, per i ritmi incalzanti che si porta appresso, per il racconto sghembo e caustico di Agronomist.
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La recensione BERLIN (Travel Freestyle) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-04-27 12:26:00
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