Una sezione ritmica tipica dei Primus condita di deviazioni alla Mr. Bungle, con una voce che ricorda Patton, da il benvenuto a questo bizzarra e interessante produzione che da un pezzo all’altro muta le sue sembianze; attraversa momenti di esaltazione punk-folk, stati sonori ubriachi e vagabondi che contemplano Tom Waits o Nick Cave. Vocioni grosse e ruvide si alternano ad altre magre e strambe. Da atmosfere grigie e maledette si passa alla spensieratezza di motivetti folkeggianti fino ad arrivare a congegni tritati per creare follie sonore sul finale. Una buona premessa.
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