"Testacoda" è l'EP di esordio del cantautore romano Riccardo Gaspari, in arte Grapsia, che contiene due nuovi brani, "Cometa" e "Teorema", oltre ai quattro già pubblicati. E' qua che Grapsia racchiude tutta la sua formazione musicale e non: ci sono R&B, hip hop, underground, ci sono i giochi di parole del rap, c'è la consapevolezza degli studi di psicologia, tutto al servizio di temi profondi come la paura di amare, di sognare, dell'incontro con i propri demoni interiori, che il cantautore rende protagonisti attraverso le sue esperienze, creando brani sinceri con cui l'ascoltatore empatizza facilmente.
Proprio questo succede nella title track "Testacoda", una vera e propria lettera che ricorda di lasciare andare ciò che non si può controllare, di provare, di sbagliare, di rialzarsi e imparare, poi di sbagliare ancora perché, come dice, "La soluzione di un teorema passa da un perfetto sbaglio".
Allo stesso modo arriva "Cometa", la più dolce tra le sei, una ballad piano e voce all'altezza delle migliori canzoni Disney, che parla del senso di inadeguatezza, della paura di soffrire per amore ma allo stesso tempo delle difese che cadono inermi davanti alla fine di una relazione.
In "Testacoda" non sono solo le parole a comunicare ma anche i diversi sound che trasportano direttamente nell'intimità del cantautore: Grapsia ci rende partecipi delle sue emozioni, della sua sopraffazione, della sua paura e ci parla anche alle nostre, entrando nei pensieri in punta di piedi, come se grazie alla musica si creasse un portale invisibile e senza tempo.
L'EP di Grapsia, artista con un gran potenziale, diventa un appiglio, un post-it che ci ricorda di essere imperfetti, in un mondo che vuole la perfezione, di non essere troppo duri con noi stessi e di assistere a ciò che può scaturire da un perfetto sbaglio.
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