Questo piccolo album è significativo di come riappropriarsi della musica: Bela diffonde un messaggio importante attraverso canzoni che sanno di manifesto artistico
Giacomo Belardinelli quando si tratta di pubblicare le proprie canzoni diventa, in modo molto immediato, Bela: a maggio arriva il suo extended play dal titolo tanto significativo quanto vero, ossia "Essere ricco non ti salva dai postumi", distribuito in indipendenza discografica.
Cinque tracce che ci permettono di saggiare diverse sfaccettature dell'artista di Ancona: tre brani studio, due episodi registrati dal vivo in acustico accompagnato dai fidati Gays in the Hood. L'elemento cruciale dell'intera esperienza d'ascolto è la trasversalità: Bela parte da una forma autoriale molto incline alle metriche hip-hop, declinando l'intero impianto argomentativo attraverso soluzioni espressive alternative, un po' rock e abbastanza pop, per quanto concerne l'impatto sul fruitore.
Imprevedibile negli sviluppi sul pentagramma, questo piccolo disco si dimostra significativo perché c'è veramente bisogno di proposte che sappiano evadere dagli schemi, prendendosi poco sul serio in un business sempre più orientato ai traguardi, più che ai percorsi da sviluppare. Essere ricco è una cosa relativa, mentre i postumi sono per tutti; una visione democratizzante che lancia anche un messaggio: bisogna riappropriarsi di questa forma d'arte nella sua essenza più vera e trasparente.
Bela lo sta già facendo, e siamo fiduciosi in vista dei futuri sviluppi.
---
La recensione Essere ricco non ti salva dai postumi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-06 00:00:00
COMMENTI