La delicata potenza di una poetica che sembra provenire da un universo lontano
Emergendo da un ricco prato fiorito, la voce di Charlie Risso sembra provenire da un universo lontano e incantato, come a ricordarci che cosa può essere un viaggio musicale attraverso lo spazio, il tempo e le dimensioni della contemporaneità.
Il brano Railroad inizia con un'atmosfera eterea ed evocativa ma si trasforma presto in un'inarrestabile cavalcata rock, in un treno sferragliante, in un aereo che vola sicuro sopra le nostre teste e che atterra proprio sul fiore di un'isola. L'arrangiamento, le sensazioni e la produzione di Nicola Baronti corrono d'altra parte su un climax crescente.
L'interpretazione poi gioca con le sovrapposizioni di voci, canto e contro canto, attraversando i pianeti, i petali e i generi e spaziando dall'indie al pop fino all'electro folk, sulla scia di sintetizzatori dreamy e sull'onda di una sana malinconia.
Per la cantautrice di origini genovesi, musicalmente cresciuta tra Milano e Londra, questa canzone rappresenta un altro tassello che conferma la delicata potenza della sua poetica e al contempo la qualità della sua scrittura, della sua composizione e della sua produzione artistica.
Il singolo fa parte dell'album Alive, realizzato con la partecipazione di artisti del calibro della virtuosa violinista H.E.R. (Franco Battiato, Morrisey) e di Roberto Dell’Era (Afterhours, Calibro 35).
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La recensione Railroad di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-08 22:29:25
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