Gio Libe la fine del mondo 2024 - Cantautoriale, Pop, Alternativo

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Gio Libe voleva guardarsi allo specchio e invece si è affacciato alla finestra. E meno male. Alternative pop e cantautorato si fondono nel suo album d'esordio

Ci sono tante lacrime nel disco d'esordio di Gio Libe. Un album scritto in primis per sé stesso, la fine del mondo è una superficie in cui l'artista milanese si specchia, un po' per tirare le somme della strada che lo ha portato fin qui e un po' per riprendere fiato in un posto sicuro.

"Ti sei chiesto come mai piangi felicità / forse è solo quando piangi che vivi in realtà" è una delle frasi manifesto di questo lavoro, un pianto spesso cercato perché liberatorio (riscriviti) o perché ci può far sentire vivi (oggi mi va). Gio Libe racconta ciò che si muove dentro di lui in un continuo dialogo ora interiore, ora rivolto all'esterno, oscillando tra fiducia nel futuro (bellissimo) e quadretti nostalgici (come anni fa). Trovano spazio in scaletta anche due dediche: una sui generis è quella di hater, uno sfogo rivolto a tutti i leoni da tastiera mantenuto su toni ironici ma non per questo meno diretto; l'altra è unica, confessione d'amore nei confronti della Musica da parte di una persona che la musica l'ha davvero circumnavigata, a partire dagli studi in conservatorio e poi letteralmente suonando nelle navi da crociera in giro per il globo.

L'indubbia qualità della formazione di Gio Libe non è trascurabile e il disco si fa apprezzare anche dal lato strettamente musicale sin dal primo ascolto. Registri medio-alti convincenti così come i falsetti, portandoci in terre boniveriane che tendono al nostro Mahmood quando viene acceso l'autotune, che quando usato come strumento creativo come in alcuni momenti di questo disco fa davvero volare. Gli arrangiamenti sono semplici ma eleganti, lo stile di Gio Libe è più legato ad un mood che a strumenti specifici o generi, dimostrando quanto la sua musica sia diretta espressione del suo essere.

Con la curiosità di poterlo vedere dal vivo il prima possibile, questo disco è un grande sì. Puntare ancora più in alto a questo punto è d'obbligo.

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La recensione la fine del mondo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-05-24 18:02:00

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