In questi mesi in effetti non si sa, non si capisce, se l'estate è passata e già bella che finita oppure se più semplicemente deve ancora arrivare, si è solo attardata in qualche anfratto del cambiamento climatico, sotto al cielo sbagliato.
Perché in realtà la bella stagione è una delle poche certezze che ci resta, in questa società frammentata e confusa, in questa contemporaneità disordinata, in questa quotidianità caotica e conflittuale, prima o poi ritornerà l'estate ancora una volta, a imporre la sua libertà, come i cinema all'aperto, come i bagnanti allegri, come i ti amo detti sulla sabbia del bagnasciuga.
Così il singolo del cantautore di Torino Simone VILLA è un super poppettone, con dentro un po' di tradizione di musica leggera italiana, un po' di sogno alla Franco Battiato, un po' di timbro caldo alla Fabrizio De André, un po' di stessa spiaggia stesso mare, un po' di amore sdolcinato da cantare alla vita e uno sposalizio tra melodie antiche e nuove elettroniche.
Si tratta di un pezzo in cui tra l'altro rivestono un ruolo di primo piano la produzione di Fabio Grande (Lil Kvneki, Colombre, Galeffi, Maria Antonietta) e la collaborazione degli autori Mario Scrivano e Vincenzo Mazzà, un brano da canticchiare, in attesa dell'estate che ritornerà ancora una volta...
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