Lilith, la sacerdotesssa della notte (con la pelliccia viola). Lilith, la Marianne Faithfull italiana. Lilith, la front-woman degli incendiari Not Moving, rockers underground anni '80 (mai sentiti? Fatevi una cultura su queste paginette). Cartella stampa a parte, Lilith potrebbe cantare un mantra tibetano senza deludere: la sua voce si muove con disinvoltura dal blues da saloon dell'iniziale cover degli Stooges (unico anticipo del nuovo album previsto per la primavera) alla dolcezza materna del dialetto (l'inedito quasi folk "Seintenè"). Tra cover e pezzi inediti live registrati tra la Germania e Radio Popolare, questo Cd offre soprattutto blues scoppiettanti suonati con piglio autorale ma non mummificato, su cui la spigolosa estensione della Nostra si stende che è un piacere. Ma su cui la Nostra sa anche ammorbidirsi, oscurandosi e narrando storie al lume di una luna bianca fascinosissima ("For What It's Worth").
Come scoprire una sorella più grande che ti racconta di quella volta in giro con i Clash o Johnny Thunders... Ve lo dice un nuovo adepto al culto.
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La recensione I Need Somebody di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-03-30 00:00:00
COMMENTI (1)
grazie !
troppo buoni !