Picciotto
Giorgia 2024 - Rap, Hip-Hop

Giorgia
10/06/2024 - 15:28 Scritto da Luca Barenghi

Rap miltiante old school, contro i tanti attori e attrici che recitano dagli scanni dei palazzi del potere

Nuova musica per Picciotto, rapper classe '82 originario di Biancavilla, in provincia di Catania, da sempre impegnato con la propria musica nella denuncia politica e sociale. Tra le sue battaglie più famose quella contro l'amianto, vera e propria piaga sociale che nel corso degli anni ha mietuto tantissime vittime nella sua città natale, balzata agli onori della cronaca su diversi media nazionali, tra i quali anche la Rai. 

A più di un anno di distanza da Come Picciotto, il suo singolo precedente, l'artista siciliano torna con Giorgia un pezzo che, senza girarci troppo intorno, si scaglia contro l'opinabile operato dell'attuale presidente del consiglio. 

Dalle politiche anti-immigrazione allo scherzo telefonico subito dai comici russi Vovan e Lexus fino all'aumento della soglia di pagamento in contanti a 5.000 euro che fa bene "agli evasori benestanti", Picciotto attacca su ogni fronte la "donna, madre e cristiana" più famosa e discussa d'Italia. 

Un blitz su più fronti che viene compiuto su una strumentale hip-hop old school, fatta di suoni essenziali, scratching dal sapore vintage e ritmi downtempo, curata dal producer DJ Crocetta, storico partner in crime dell'artista catanese. 

Nonostante le sicuramente buonissime intenzioni con le quali il rapper siculo si è affacciato alla scrittura del suo nuovo singolo, Giorgia rappresenta sì un pezzo di denuncia politica, ma un po' troppo "focalizzato" su uno solo dei tanti e discutibili personaggi che infestano i palazzi del potere italiani.

Un attacco frontale che, guardano anche all'esibizione dello stesso Picciotto a un comizio fatto dal leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte a Catania nel 2022, fa sorgere un po' di dubbi sull'effettiva imparzialità del brano. 

Utilizzare il rap come strumento di critica verso un sistema parlamentare e governativo marcio fino al midollo è cosa buona e giusta. Ma se si vuole giudicare con la musica l'incompetente operato delle istituzioni, sarebbe meglio non sbandierare le proprie simpatie partitiche, concentrandosi più sull'intera compagine politica piuttosto che su un suo importante (ma comunque singolo) elemento. 

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.