Avete presente quel brivido di briosa impazienza che ci assale quando, nel bel mezzo dell'ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze estive, la nostra mente inizia già a pregustare i momenti e i panorami che, di lì a poche ore, avremo la fortuna di vivere e ammirare? Ecco, un'azzeccata soundtrack di questa piacevole sensazione potrebbe essere Rimini di Grecale, al secolo Andrea Chiapparino.
Nel nuovo singolo dell'artista pugliese, gioia e malinconia, incarnate dall'inizio di una nuova estate tutta da vivere e il ricordo di un amore giunto al capolinea, danzano insieme durante tutti i tre minuti abbondanti del pezzo. Una manciata di istantanee nostalgiche come una spiaggia che, con l'arrivo dell'autunno, si svuota di turisti e ombrelloni, lasciando spazio a un assordante silenzio interrotto solo dal rumore del vento che ha ispirato il nome d'arte di Chiapparino.
Rimini
È una foto ricordo sembra uno sbaglio
Aggrappati io e te
Rimarrà
Il resto del mondo che danza
Canta Grecale nel ritornello del suo ultimo pezzo. Criptiche e sognanti suggestioni tradotte in musica grazie a sonorità vicine alla rarefatta folktronica di iosonouncane, mescolate a campionamenti di bande di paese e rumori provenienti dalle assolate campagne salentine. Una serie di suoni, profumi e tradizioni tipicamente pugliesi che, a differenza dell'artista sardo, resta legata alla tradizionale architettura "strofa-ritornello" tipica della forma canzone.
Rimini è un brano con il quale Grecale ci regala, con la sua delicata evanescenza, un sottofondo musicale perfetto per il viaggio che compiremo alla volta delle tanto agognate ferie, vero e proprio apice di una strana estate che fatica ancora ad arrivare.
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