Il secondo singolo pubblicato da Grimo, al secolo Eleonora Rimoldi, talentuosa cantautrice bolognese classe 2002, si intitola Dalla. Il brano è una ballata elegante e delicata dal sound retrò, che apre un ulteriore finestra per osservare l’universo abitato dall’artista: un mondo slowcore, stralunato, popolato da creature fantastiche – il disegno sulla copertina del singolo raffigura un cavallo bianco a pois neri, quasi fosse un incrocio mitologico con un cane e una zebra.
L’incipit di Dalla è affidato ad un arpeggio alla chitarra elettrica, seguito dall’arrivo dalla voce e dunque dall’inizio della strofa. Il brano racconta di quei momenti, all’interno di una relazione, in cui ci si sente così leggeri che sembra di fluttuare in aria, in cui si percepisce l’assenza di gravità. “È l’eco delle nostre parole / che vibra / che vola leggero” – così Grimo esprime questa sensazione, prima di lasciare spazio al racconto di una conversazione intima e ironica nel ritornello. “Mi hai detto “canta come Dalla!” / mi hai detto “balla!” / mi hai preso la mano / e io ho frainteso” – la voce dell'artista è glaciale, onirica, sorretta da un vocoder inserito alla perfezione nell'arrangiamento, che contribuisce a rendere l'atmosfera analogica.
Dal punto di vista del sound, Dalla è un brano che si inserisce nell'universo sadcore. La dolcezza e il ritmo lento del pezzo rimandano inevitabilmente a certe canzoni di Born to die di Lana Del Rey – penso a Video games, ma anche a Carmen o a Yayo (con la dovuta precisazione che però quasi mai i pezzi di Lana Del Rey iniziano alla chitarra). La potenza visuale della narrazione fa venire in mente alcune tra le produzioni più cinematografiche dei Cigarettes After Sex – Tejano Blue, Apocalypse, K. Nel suo incedere delicato e calibrato, Dalla possiede un’eleganza vintage che però si cala perfettamente nella contemporaneità, grazie alla drum machine e alla presenza di echi elettronici.
Se già con il primo singolo Lacrime amare le premesse erano delle migliori, con Dalla, Grimo conferma il suo indubbio talento. Gli artisti citati sopra – Lana Del Rey, i Cigarettes After Sex – hanno saputo costruire un’identità slowcore senza mai annoiare, rimanendo fedeli a se stessi ma trovando, nei testi e nei suoni, dei piccoli spiragli di innovazione per mantenere la curiosità alta. Con l’augurio che Grimo sappia seguire queste orme, per il momento non vedo l’ora di ascoltare che cos’altro arriverà.
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