Una carezza pop rock dall'anima oscura, che porta con sé una storia da dimenticare
Inizia pianissimo, con una tipica struttura pop-rock anni '90 il nuovo singolo de Il Vagabondo Detto Houston, SARAH. Ci sono echi ai REM più solari, in una preparazione di chitarre che crescono e portano verso un finale pieno di suono, un tentativo epico abbastanza riuscito, che si svuota subito con lo spegnersi degli ultimi accordi.
Dietro queste tinte chiare dalla vena lievemente malinconica si nasconde però un racconto di sofferenza, di amore tossico, fatto di abuso di sostanze e patimento. Uno strano connubio tra forma musicale e testo che non raggiunge forse mai veramente il giusto stato di coesione. Parole e strumenti sembrano viaggiare su due binari diversi, e se il sound per un certo verso risulta a tratti convincente, lo stesso non si può dire delle liriche, molto ordinarie, affaticate da un inglese non proprio scintillante. Forse è proprio questo che rende SARAH un brano riuscito a metà.
Il Vagabondo Detto Houston rimane un progetto ben strutturato, forte di un'identità stilistica ben marcata, a cui manca solo quella spinta, quel colpo di reni con cui chiudere i brani ed impacchettarli nel giusto modo.
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La recensione SARAH di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-18 16:20:00
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