Michele Bonomini
Nessuna meta dove andare 2024 - Cantautoriale

Nessuna meta dove andare
25/07/2024 - 12:11 Scritto da Luca Barenghi

Dodici tracce di cantautorato istintivo e casereccio, azzoppato da un po' troppa amatorialitĂ 

Nuova musica per Michele Bonomini, cantautore originario di Verona, che a un anno di distanza da In dialogo et luce ritorna con il suo quinto album di inediti, dal titolo Nessuna meta dove andare. Anticipato dal singolo Esclusi, il disco si compone di 12 tracce scarne, istintive ed essenziali.

Nel corso dei quasi 36 minuti attraverso i quali Nessuna meta dove andare si snoda, l'artista veneto, rifacendosi al cantautorato italiano più viscerale, si affida ripetutamente alla forma più nuda e autentica di registrazione: quella formata dall'abbinata chitarra e voce. Asciutti panorami sonori intervallati comunque da una serie di incursioni nel funk (Chansons del la clinique), nell'hard rock (Solitario come un gatto) e in distese e rilassanti piano ballad dal sapore squisitamente pop (Rose, cantata e suonata in coppia con Ginevra Abrigani).

A livello lirico, Bonomini propone in questo suo quinto lavoro una variegata pletora di testi che si destreggiano tra struggenti storie d'amore tra due persone dello stesso sesso (Unghie d'argento), divertenti racconti su buzzurri operatori ecologici (Lo spazzino dissoluto) e poetiche descrizioni della quiete serale dei campisanti (Atmosfera cimitero).

Purtroppo, la pecca più percepibile di Nessuna meta dove andare risiede nell'unione tra parole e musica. In molti brani, le strofe e le strumentali appaiono infatti slegate tra loro, complice un cantato che, a livello di metrica, è spesso sul filo dell'anarchia rispetto al ritmo dei brani (Chansons del la clinique). A peggiorare le cose ci si mette un livello di registrazione abbastanza "casereccio", che in più di un'occasione risulta un po' troppo asciutto e cheap, creando l'indesiderato "effetto karaoke".

Nonostante l'apprezzabile sforzo di creare un disco di cantautorato italiano essenziale e istintivo, il nuovo disco di Angelo Bonomini inciampa a tratti in un'eccessiva amatorialità, che in più di un'occasione depotenzia il pathos presente nelle sue canzoni. Nulla che comunque non si possa aggiustare con un lavoro di cesello sul lato del producing. Attendiamo fiduciosi una futura "sciacquata di panni" in studio.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.