Un pezzo urban pop, dal sapore retronostalgico, con i numeri giusti per diventare un potenziale tormentone estivo
Estate, parapiglia amorosi e Rita Pavone. C'è tutto questo dentro Ti perdono di tutto (a la playa), il nuovo pezzo di KAPUT, nom de plume dietro il quale si cela Antonio Caputo, cantautore nato e cresciuto artisticamente sull'asse Bari-Milano.
A pochi mesi di distanza da STICKERS, il suo singolo precedente, il musicista pugliese scalda i motori in vista dei mesi più caldi dell'anno con un pezzo che è un purissimo concentrato di italianità: dall'irresistibile attrazione che il nostro Paese prova verso le soleggiate coste della Spagna (suggerita già nel titolo del pezzo) al classico melodramma amoroso che piace tanto agli artisti nostrani, passando per citazioni a metà strada tra il nazionalpopolare (La partita di pallone di Rita Pavone) e l'esterofilia (Boys Don't Cry dei The Cure).
Perché, perché
La domenica
Mi lasci sempre solo con me?
Perché, perché
Mi ritrovo in un film
Con le guance umide?
Canta KAPUT nel suo ultimo singolo. Ti perdono di tutto (a la playa) è la cronaca di una relazione travagliata, fatta più di lacrime che di baci, narrata attraverso sonorità squisitamente urban pop, simili per certi aspetti a quelle proposte da un "peso massimo" come Mahmood.
Atmosfere super-catchy, ballabili e cantabili fino al midollo, capaci però di prendere le giuste distanze dal due volte vincitore di Sanremo, grazie a fortissimi richiami alla musica degli anni '80, garantiti dalla massiccia presenza di synth e ritmiche dance upbeat che fanno capolino soprattutto nel ritornello del pezzo.
Con Ti perdono di tutto (a la playa), KAPUT riesce portare a casa un brano in bilico tra passato e presente, in grado di accontentare tanto gli amanti dei singoloni da classifica quanto i feticisti della retromania. Una canzone che ha tutte le carte in regola per entrare nel novero dei tormentoni estivi outsider, quelli che non ti aspetti di canticchiare sotto l'ombrellone, tra un cruciverba di Bartezzaghi e un tuffo tra le onde del mare.
Vedremo se San Baby K, unica vera protettrice dei summer anthems made in Italy, assisterà il nostro eroe nel collezionare quanti più streaming e passaggi in radio possibili durante quest'estate appena iniziata.
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La recensione Ti perdono di tutto (a la playa) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-24 09:32:00
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