Un disco senza confini, e con un grande futuro
Non c’è un inizio e non c’è una fine. Sonega è un disco di sperimentazione sonora che dà uno spazio fisico al singolo Mariposa, uscito lo scorso ottobre, e rappresenta la prima parte di un lavoro che si completerà il prossimo autunno.
Al momento sono sette tracce, difficilmente sintetizzabili in un unico genere o stile musicale. Piuttosto, la proposta del trio partenope è un insieme di diverse influenze e anime che prendono corpo in suoni a tratti inediti. Musica psichedelica, ma anche cantautorato, rap, ambient e tech-house.
Non ci sono confini quindi, nemmeno per quanto riguarda la lingua utilizzata. Estrella, è completamente cantata in spagnolo, con sonorità molto latino americane ed elementi persino reggaeton. La voce di Same e Diak hanno una misura circoscritta all’interno dei singoli, e viene spesso molto lavorata per dare più spazio ai suoni del producer Jxmmyvis. Così come accade in lentamente, traccia di apertura del disco.
Le canzoni scorrono fluide nell’ascolto, con l’intermezzo rebel che sembra fungere da ponte che collega cosa fai stasera?, l’altro singolo che ha anticipato l’uscita del lavoro, con la canzone più tech-house che troviamo, nellamela.
Santo è il pezzo meglio riuscito. Ha la capacità di racchiudere tutte le contaminazioni che rappresentano i Fuera facendoti ballare sopra parole malinconiche e nostalgiche.
Per necessità, dettiamo i confini di questa uscita nei quindici minuti di ascolto che scorrono ad una velocità impressionante fatta di continui cambi di ritmi e suoni. Ed è quello che ci si aspetta da loro, in attesa della seconda parte.
---
La recensione Sonega di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-06-11 16:56:00
COMMENTI