Un diario di racconti brevi e immagini, una serie di "stories" d'autore che guardano lontano dal mondo mainstream.
"Acoustic Shitz", la nuova raccolta di Martina Di Nardo, è un'opera che si discosta coraggiosamente dalle convenzioni della musica mainstream, portando alla luce un progetto intimo e profondamente personale. L'artista campana, che si è occupata interamente della scrittura, produzione, mixaggio e mastering delle tracce nel suo home studio, ci regala un mixtape che risuona di autenticità e vulnerabilità.
Il sound grezzo e volutamente "sporco" che caratterizza l'intero lavoro non è un difetto, ma una scelta artistica che definisce il cuore pulsante di "Acoustic Shitz". Le dodici canzoni che compongono l'album, frutto di due anni di lavoro, sono come piccoli frammenti di un diario sonoro, in cui ogni imperfezione è parte integrante del racconto. Schegge di vita, un minuto massimo due alla volta, rapidamente, come tanti fotogrammi di un film che scorrono uno dopo l'altro. Martina non cerca la perfezione tecnica, ma punta dritta al cuore, mettendo in primo piano la sua emotività, il suo carisma e le sue buone doti vocali.
Il disco è un viaggio introspettivo che esplora i sogni, le paure, i dubbi e la voglia di trovare il proprio posto nel mondo. Ogni brano è una finestra sull'anima di Martina, che condivide con l'ascoltatore i suoi pensieri più profondi, in un dialogo sincero e diretto. La qualità delle canzoni è elevata, nonostante la produzione volutamente lo-fi, e dimostra la maturità artistica di una cantautrice che ha molto da dire.
La canzone di punta, "1,2,3", è un vero gioiello che in meno di tre minuti riesce a riassumere 26 anni di vita. Con una sensibilità incredibile e un'interpretazione pazzesca, Martina ci trasporta nel suo mondo interiore, raccontando traumi, paure e difficoltà con una trasparenza disarmante. È un brano che lascia il segno, capace di far emergere tutta la profondità e l'intensità di un'artista giovane ma già straordinariamente interessante.
Martina Di Nardo non scrive per compiacere, ma per urgenza, senza preoccuparsi di essere sofisticata o di raggiungere il successo immediato. "Acoustic Shitz" è il manifesto di un'artista che ha scelto di seguire la propria strada, anche se tortuosa e controcorrente, e che riesce a trasformare la sua fragilità in una forza creativa di rara potenza. Un lavoro da ascoltare e riascoltare, per cogliere tutte le sfumature di un lavoro che lascia intravedere un futuro artistico ricco di sorprese.
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La recensione acoustic shitz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-08-27 07:12:27
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