"Omissis", il nuovo album degli AcomeandromedA, è un ritorno in grande stile dopo dodici anni di assenza dalla scena musicale underground italiana. La band, che sembrava ormai avvolta nel silenzio, riemerge con nove brani che rappresentano una sintesi perfetta di influenze diverse, tra rock alternativo e pop elettronico, con testi interamente in italiano. Fin dall'iniziale "Cosmico mica", si percepisce un equilibrio sonoro che mescola sapientemente l'oscurità e la sperimentazione di "Kid A" dei Radiohead con le atmosfere più calde e avvolgenti di "Neon Golden" dei Notwist.
Il viaggio sonoro di "Omissis" si arricchisce di contrasti: dall'elettronica raffinata e rarefatta, si passa a momenti di pura energia rock, come dimostrato dalle distorsioni esplosive de "Il racconto del passero", che ricordano gli Afterhours di vent'anni fa. E poi ci sono pezzi come "Salveremo il mondo" e "La perfezione di una lacrima", che portano con sé echi di britpop e atmosfere beatlesiane, regalando all'ascoltatore momenti di malinconica bellezza.
La conclusione di questo viaggio musicale lascia una sensazione di soddisfazione e speranza: "Omissis" è la dimostrazione che non è mai troppo tardi per tornare e lasciare il segno. Gli AcomeandromedA avrebbero potuto dare moltissimo al rock indipendente italiano, e con questo album mostrano di avere ancora molto da dire. Il loro ritorno è un trionfo, una boccata d'aria fresca per una scena musicale che ha bisogno di artisti capaci di guardare avanti senza dimenticare le proprie radici.
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