Un pezzo trap tanto crudo quanto esoso, che ruota attorno al nichilismo della self-attitude
CHERRYBLOSSOM è il titolo del nuovo singolo di 32nebbia, al secolo Giuliano Morganti, rapper classe '97 nato e cresciuto sull'asse Viterbo-Milano. Due minuti e quaranta secondi nei quali l'artista laziale tira fuori l'asta del microfono dai pantaloni sputando una serie di punchline crude, decadenti e autocelebrative che giocano ambiguamente con il titolo stesso del pezzo, termine che in inglese viene usato come sinonimo di "persona gentile, educata e spiritosa".
Un vero e proprio inno all'attitudine self-made, nel quale 32nebbia, tra un invito rivolto ai propri hater a "succhiargli il cazzo" e l'altro, sputa rotoli di barre su una base cucitagli addosso dal producer novarese KCC e che guarda chiaramente alle atmosfere trap, rese ancora più lugubri da un esoso giro di organo che viaggia in parallelo al tappeto ritmico delle 808.
Un pezzo crepuscolare, con il quale il rapper viterbese, prendendo spunto dalla filosofia e dal retroterra musicale punk nel quale è cresciuto, esprime a suon di (più o meno) sano nichilismo, la necessità di fottersene del pensiero altrui, vivendo le proprie stranezze come virtù per distinguersi dalla massa.
Pur con un buon flow e una base strumentale convincente, CHERRYBLOSSOM è un brano che resta ancorato alla categoria dei buoni esercizi di stile e metrica hip-hop. Un mood per ora ancora accettabile ma che, in futuro, dovrà essere accompagnato da concetti un po' più conscious rispetto a "stanze che sanno di sesso e di cannette" con "scopare una Winx in stivali". Perché se si vuole fare del rap veramente di qualità, oltre a essere capaci di esprimere concetti con rime e incastri fighi bisogna avere anche qualcosa di concreto da dire.
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La recensione CHERRYBLOSSOM di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-07-23 16:08:00
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