Che tipo assurdo. Uno così non lo avete mai conosciuto. O meglio magari lo vedi, ma non sai che è messo così. Una faccia ignota che incroci in metropolitana e non ti accorgi che c'è, ma che si autoelegge "maschio numero uno" su un disco di funk demenziale. Sconsiderato ma non illogico. Sensato ma scemo. Pazzesco. Una cagata o la più grande figata funkettona italica degli ultimi anni? Diciamo che è il Jimmy Castor Bunch dei miei coglioni, ma pur sempre forte. Anima, anima e anima. Nel senso di verbo, nel senso di psichica vitalità e pure un po' di spirito da cretino. Imbecillità e simpatia tra beat suonati perfettamente e voci a volte sgolate e spesso basse e profonde. Un po' Zucchero ai tempi della droga e abbastanza Just Began risuonata in un bunker sotto Piazza Della Vittoria a Genova. Ognuno di noi è dotato di stupidità. C'è chi la tira fuori a gratis e con intelligenza (vedi Bugo), chi senza accorgersene (vedi Mondo Marcio), e chi prova a stilizzarla (guardati attorno). "Draghirossi & Buchineri" è un album messo bene di un personaggio messo male. Certo non è brillante in ogni angolo, "73% Phunk" ad esempio la si poteva evitare. Ma poi come dici ad uno che parla di buchineri e scimmioni, cosa fare e cosa no. State zitti ad ascoltare. Non imparate che tanto nessuno vi educa. Non inseguite che nessuno vi guida. Pensate semplicemente a tempo, che siete sgraziati, ma felici.
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