The Temponauts riescono a portarci indietro nel tempo con un pezzo a tratti malinconico, ma che non indugia nel passato ma anzi suona quantomai ottimista e brillante
Days Are Gone è il nuovo singolo dei The Temponauts, band piacentina che aveva recentemente rotto un silenzio lungo più di dieci anni con un altro brano, Of Everything, uscito a fine aprile di quest'anno. Il gruppo riprende quindi un discorso lasciato aperto nel lontano 2013 con l'allora ultimo disco The Canticle of the Temponauts.
Days Are Gone è un pezzo che porta con sé alcune piacevoli novità: la collaborazione con il cantautore australiano Matt Purcell, voce principale e co-autore del singolo, e soprattutto una combo scrittura-produzione altamente migliorata rispetto ai brani contenuti in The Canticle. Prodotto da Alberto Callegari all'Elfo Studio di Piacenza, Days Are Gone vanta un suono classico capace di mostrare le proprie radici in termini di influenze, ma senza suonare vecchio dal punto di visto qualitativo.
Parlando di power/jangle pop (per avere qualche coordinata, parliamo di gruppi storici come i The Byrds o i Go-Betweens, influenza citata dagli stessi Temponauts) è fondamentale che il suono, soprattutto di voci e chitarre, sia quanto più squillante e "lucido" possibile, e Days Are Gone rispetta al massimo questi standard. Il pezzo si apre con l'intera band che attacca contemporaneamente, ma è quella pennata iniziale di chitarra che detta la strada all'intero pezzo, dalla forte matrice malinconica ma dalla vena indubbiamente ottimista.
Il gruppo ha riattivato il proprio profilo Instagram ("Negli anni in cui eravamo attivi questo social non c'era, o se c'era non ce ne fregava un cazzo") e sta pubblicando tonnellate di materiale fotografico dei primi anni di attività, mentre i due singoli fanno sperare che qualcos'altro si stia muovendo in casa The Temponauts.
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La recensione Days Are Gone di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-09-07 17:17:00
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