Non c’è nessuno come te: è da questa frase, che nasce Ricominciare, singolo che svela la nuova identità del cantautore abruzzese Andrea D’Orazio, in arte Atipico. Il brano, composto interamente dall’artista, segna una rinascita e l’inizio di una nuova era - nuova etichetta discografica, nuove sonorità, nuove collaborazioni. Nel 2022, Atipico pubblicò l’album Eterno, con sette brani dal sound pop classico, perfettamente in linea con la metà degli anni duemila. Da allora, sono seguiti due anni di scrittura e di incontri – uno, in particolare, che è stato uno spartiacque per la sua carriera: quello con Marco “Diniz” Di Nardo dei Management, chitarrista e produttore che condivide con Atipico la provenienza geografica, e l'amore per l'Abruzzo.
Ricominiciare è nata da un messaggio ricevuto dall’artista, che recitava appunto “non c’è nessuno come te” – la stessa frase che è stata scelta per l’incipit del brano. Da lì, sono sorte delle riflessioni sulla pericolosità di certe sbandate, sulla dignità di certe infatuazioni passeggere e sulla profondità di certi amori terminati. Atipico attraversa, nelle strofe, le diversi fasi di una relazione: dalla genuina sorpresa dell’inizio (io che nemmeno ti aspettavo e sei arrivata così), all’intensità dei giorni migliori (quella sera eravamo così / impegnati a viverci), fino all’annebbiamento dell'epilogo (la lucidità che perdo se scappi). L'inciso, che decolla dopo la pianura della strofa e la rampa di lancio del pre-ritornello, è un elenco anaforico che racconta di come, da quando la storia è finita, non si riescano più a fare nemmeno le cose più banali – stirare, fare la spesa, cucinare.
Ricominciare vede proprio Marco Di Nardo alla produzione, e il distacco dalle release precedenti è evidenti. Il sound di Eterno non era esattamente all’avanguardia: nel nuovo singolo, invece, l’arrangiamento è contemporaneo e ricco di elementi interessanti. La canzone inizia all’improvviso, con la voce che anticipa la parte strumentale. Nella strofa, il sound si incanala in un delicato crescendo che accompagna verso il ritornello, esplosivo e catartico senza essere violento. Non c’è testo, nel bridge, solo un vocalizzo: la scelta produttiva del riverbero riesce però perfettamente a ricreare lo stacco che i bridge lirici sono in grado di dare, ricaricando per un ultimo ritornello da sparare a piena voce.
Ricominciare è un’ottima carta d’identità del nuovo Atipico, e riesce a creare curiosità per quello che verrà. La collaborazione con Marco Di Nardo sembra funzionare molto bene, mossa da affinità musicali, ma anche, e soprattutto, da affinità territoriali – anche Atipico possiede un forte legame con le sue terre, e la volontà di restare, anziché cercare la propria strada altrove. Soprattutto, questa collaborazione sembra scongiurare il rischio di cadere in sonorità un po’ antiche e già sentite. Se così sarà, ascoltare le future produzioni di Atipico non sarà certamente tempo sprecato.
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