Combat folk e sonorità balcaniche si prendono per mano in un mix infuocato di delirio e provocazione dall'anima punk.
Il nuovo album omonimo dei Dalyrium Bay, formazione originaria di Udine, rappresenta un'ulteriore conferma del talento e della capacità della band di mescolare sonorità diverse in un'unica esplosione di energia musicale. Con undici brani che cavalcano la linea sottile tra folk-punk, combat-folk e musica popolare, il gruppo si impone come uno dei più interessanti sulla scena alternativa italiana, ponendosi come i "Gogol Bordello nostrani".
L'album si sviluppa con un equilibrio perfetto tra la frenesia del punk inglese e le atmosfere balcaniche, riuscendo a creare un mix sonoro che travolge l’ascoltatore. Le influenze del combat-folk si sentono soprattutto nei testi, che riescono a essere al tempo stesso dissacranti, irriverenti e profondamente radicati nella tradizione popolare.
Tra i brani più significativi spiccano "Deserti", "Forbici" e "Il cappotto di legno". Ognuna di queste tracce racchiude l'essenza del progetto Dalyrium Bay: testi taglienti e ironici, accompagnati da ritmi incalzanti e distorsioni che non lasciano respiro. La loro capacità di combinare atmosfere travolgenti con una poetica dissacrante li rende una band perfetta per infiammare i palcoscenici, dove sicuramente questi brani vivranno di vita propria.
Nel complesso, il nuovo album dei Dalyrium Bay si distingue per la sua originalità, confermando la band tra le realtà più vitali e interessanti della scena musicale indipendente italiana. Seppur ancora emergenti, i Dalyrium Bay dimostrano di avere tutte le carte in regola per lasciare un segno profondo nel panorama alternativo nazionale.
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La recensione Dalyrium Bay di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-09-06 09:13:00
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