Michele BertoniFilms of Sicily and Sardinia2024 - Strumentale, Alternativo

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Gotico Mediterraneo per la colonna sonora di una raccolta di foto nelle due grandi isole

Sicilia e Sardegna sono due territori al contempo inparagonabili e con un sacco di elementi in comune, di cui forse, con un po’ di immaginazione, è possibile immaginare un immaginario condiviso imperniato su alcune affinità di suggestioni ed atmosfere . Il tentativo di Michele Bertoni le immagina in musica, spalmate su un progetto transmediale che comprende un libro fotografico ambientato nelle due grandi isole d’Italia, realizzato durante la realizzazione di un documentario a sua volta ispirato dal centenario di ‘Sea and Sardinia’ di D.H. Lawrence.

‘Films Of Sicily And Sardinia’ è immaginato innanzitutto per essere un commento musicale del libro fotografico, e ne ha tutte le caratteristiche: l’idea di una colonna sonora per gli scenari rocciosi, aridi e stagliati su un mare imponente che accomunano le due isole, per la loro umanità fiera ed antica, non può che rimandare innanzitutto ad una sorta di western Mediterraneo. Chitarre riverberate, fischi e scacciapensieri ci spingono subito da quella parte, ma pur guardando da lontano alle inevitabile inevitabile via maestra tracciata da Morricone, si fermano un attimo prima e ci portano nei territori più ostili e fangosi di una sorta di Southern Gothic all’italiana, in cui la bellezza isolana rivela la faccia inquietante e minacciosa che si agita sotto la sottile superficie delle semplificazioni da cartolina. Una suggestione indovinata e affascinante che poi in buona parte del lavoro viene elaborata con un linguaggio che si muove tra quello di soundtrack orchestrali, ambient ed l’elettronica inseguendo un essenzialismo basato su lunghe ripetizioni ed elementi ritmici quadrati e monotoni.

Sintesi elettroacustica e concreta si alterna a momenti melodici in cui non manca un certo pathos drammatico e struggente, con qualche vago rimando alle sonorità della musica mediterranea, sottolineate con alcuni interventi parlati in lingua locale (Cu nasci tunnu…, opener e forse episodio più intrigante); spazi larghi, anche se generalmente contenuti in minutaggio, in cui si alternano vuoti e pieni, con movimenti lenti che a volte appesantiscono l’ascolto, ma ben si confanno all’idea, effettivamente particolare, di una colonna sonora non cinematica e dedicata, invece, all’accompagnamento di un soggetto statico come la fotografia. Un ascolto, quindi, che andrebbe preferibilmente accompagnato alla fruizione del volume fotografico, ma che anche in mancanza di questa possibilità ha da offrire un’estetica oscura e magnetica, con un lavoro di suoni a volte ancora da approfondire (A Su Connottu!), ma spesso ben a fuoco e originale.

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La recensione Films of Sicily and Sardinia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-09-19 23:33:34

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