Potter è il titolo del nuovo pezzo de L'Estate infinita del '18, progetto musicale nato dall'incontro tra i banchi di scuola di Simone Esposito (voce) e Ricky Girolo (chitarra) a cui, nel corso degli anni, si sono aggiunti il basso di Sebastiano Albarelli e la batteria di Juri Girolo.
A una manciata di mesi di distanza da Su Marte, il quartetto originario di Colico, piccola cittadina che sorge sul Lago di Como, ritorna con un brano che si aggira nelle stesse stanze sonore del suo singolo precedente. Potter mescola infatti riff di chitarra elettrica ultra-gentili a linee vocali orecchiabili e ultra-melodiche. Un mix di sonorità fumosamente sognanti, che guardano dritto in faccia alla tradizione indiepop nostrana.
Ad aggiungere ulteriori parallelismi con il genere che fino a qualche anno fa dominava le classifiche e le playlist di tutta Italia, ci pensano i riferimenti alla città di Bologna. Il topos per eccellenza dell'indie nostrano, fa infatti da sfondo al notturno girovagare del protagonista del pezzo, impegnato ad afferrare i ricordi di un amore finito tra la nebbia e i portici del capoluogo emiliano.
E non mi dire calma
Il tuo sorriso mi scalda
Come le luci dei portici a Bologna la notte
Ci riportano a casa sulla scopa come Potter
Cantano L'Estate infinita del '18 nel loro ultimo singolo. Nonostante non sia il nonplusultra dell'originalità, Potter resta comunque un brano tutto sommato piacevole, grazie al suo mood dolceamaro nel quale sicuramente ben più di un adolescente si inabisserà durante i post-breakup con la sua prima (di tante) .
Attendiamo pazientemente nuovi pezzi (e perché no, un intero album), nella speranza di trovare un po' più di coraggio da parte della band lombarda nello sperimentare con suoni e atmosfere capaci di allontanarsi dalle atmosfere di un genere, l'indie, che ormai ha fatto il suo corso.
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