Approcciarsi ad un pezzo come Presente, ultimo singolo del progetto tylerdurdan*, non è impresa facile. È affascinante, sorprendente, ma no, non è semplice. Perché? Perché tylerdurdan* non esiste.
Alcuni di voi potrebbero aver notato la somiglianza con il nome Tyler Durden, personaggio di Fight Club, dai più associato al volto di Brad Pitt, che ha interpretato questo personaggio nell'adattamento cinematografico del romanzo di Chuck Palahniuk. Anche Tyler Durden non esisteva, in quanto personalità alternativa del narratore/protagonista, ed è qui che ci avviciniamo allo snodo fondamentale: dietro tylerdurdan* si cela Raffaele Annunziata, autore dei testi e mente del progetto, mentre ciò che effettivamente ascoltiamo è il prodotto di una serie di prompt che Annunziata ha dato a software di generazione AI.
Musica, voce, arrangiamento, produzione, tutto è eseguito dall'Intelligenza Artificiale secondo le indicazioni immesse, rendendo tylerdurdan* un progetto, tra i primi in Italia se non il primo, a non "esistere" in forma fisica. Ed è impressionante, ascoltando Presente, constatare quanto sia difficile sospettare di tale artificio.
Il pezzo si muove su tre livelli di lettura, tutti attorno al concetto di tempo, o meglio di tempi verbali: ad ogni declinazione (passato, presente e futuro) sono legate implicazioni che toccano questioni sociali, etiche, in generale umane: il pezzo è coraggiosamente schierato contro l'occupazione israeliana a Gaza, ma espande le proprie critiche sia verso un discorso sociale più ampio, sia verso una riflessione introspettiva dell'autore. L'arrangiamento è semplice e non esattamente originale, ma propone un classico pezzo rap metà anni '10 con ritornello cantato che fa comunque impressione se si pensa che è stato programmato e non effettivamente scritto e suonato.
A questo punto il prossimo step per Raffaele Annunziata/tylerdurdan* potrebbe essere quello di padroneggiare definitivamente del proprio mezzo per arrivare a competere con produzioni "umane" di più alto livello, anticipando la fine del senso di novità che immancabilmente circonda un progetto così innovativo.
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