Lucho Anello Via Gluck 2024 - Rock, Alternativo, Power pop

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Questa è la storia di Lucho Anello, anche lui nato (per caso) in "Via Gluck"

"Via Gluck", il nuovo brano di Lucho Anello, è un potente affresco della frustrazione urbana che caratterizza la vita nelle grandi città del nostro tempo. Il cantautore indie-rock milanese dipinge un quadro crudo di una società in cui la qualità della vita è sacrificata all'altare del successo, costringendo i suoi abitanti a vivere in un limbo perenne tra la tentazione di scappare e l’impossibilità di trovare una via d'uscita reale. Anello riflette sul fatto che il vero disagio non risiede tanto nel luogo fisico, ma in una società moderna in cui il disagio si estende ovunque.

Inevitabile è il parallelo con la celebre "via Gluck" di Adriano Celentano, ma qui siamo lontani dalla poesia nostalgica del molleggiato. Lucho Anello offre una versione del tutto contemporanea, dove al romanticismo perduto si sostituisce una violenza sottilmente psicologica, ben radicata nelle problematiche moderne, come il degrado urbano e l'alienazione sociale.

Musicalmente, "Via Gluck" è un mix interessante di rock alternativo e pop psichedelico. L'atmosfera ipnotica del brano richiama l'influenza di artisti internazionali come Beck e i Flaming Lips, con momenti in cui si percepisce un'elettricità vibrante, ideale per ballare con un sottofondo di malinconia. Tuttavia, c’è anche una forte presenza di sonorità italiane, con echi dei Verdena più recenti, che aggiungono spessore e intensità al pezzo. "Via Gluck" è un inno alla disillusione urbana, in cui il ritmo e la melodia conducono l’ascoltatore attraverso una riflessione profonda su ciò che significa abitare in una società che sembra aver perso la sua anima.

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La recensione Via Gluck di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-25 00:00:00

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