Studi accademici e pressioni creative si fondono nella musica di Matteo Perìfano, che lo scorso anno ha dato alle stampe il suo secondo album dal titolo "Guerra Lampo", rilasciato in forma discografica indipendente.
Dodici tracce per una proposta che manifesta intenti belligeranti intorno a sonorità pop e profondità d'autore; l'artista nativo di Benevento focalizza il suo percorso cercando di ridiscutere il senso compiuto, per restituire ai fruitori un valore aggiunto che sappia diventare l'impronta della propria ricerca, tanto personale e intima quanto più strettamente artistica. Ne consegue un'esperienza uditiva a tratti barocca, ma i cui orpelli non risultano mai solo vezzo estetico: ogni ricamo aggiuntivo è finalizzato a smuovere la bussola quel tanto che basta per provocare una reazione, per destare dal torpore della routine quotidiana che diventa il nemico numero uno (insieme alle conseguenti pressioni sociali e protocolli precostituiti) di Matteo Perìfano.
Si può indossare la divisa e risultare credibili anche senza dover necessariamente ricoprirsi di fango: "Guerra Lampo" riesce nel suo intento, forte di un impianto argomentativo robusto, con movenze di conquista più che attendismo di trincea. Sarà interessante continuare a seguire questa realtà, auspicando che un certo brio non venga mai appiattito da finalità accessorie che, ormai, sono all'ordine del giorno nell'industria della canzone.
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