Nel caso vi abbia incuriosito la copertina, fareste bene a cliccare il tasto play. INSKI mette sul pentagramma le vicende di Jake Nowak, per una narrazione che trascende le forme creative e plasma una storia originale e interessante
Tempi maturi per il debutto discografico di Mario Bulasinski nella sua declinazione INSKI: "Hell Patrol" è l'extended play che accende i riflettori su una narrazione il cui fine è trascendere dal mero approccio alla musica, con il supporto della label Darksynth Records e la distribuzione DistroKid.
Musica, ma non solo, si diceva; l'approccio dell'artista di stanza a Vicenda contempla, infatti, l'idea di coinvolgere anche il versante visivo e concettuale raccontando le vicende familiari di Jake Nowak, non scevre di insidie e sorprese. Approccio electro e composizioni che rimandano alla notte, a quelle wave sintetiche più oscure e robuste, si miscelano per riportare alla mente suggestioni di decenni passati, di frenesia dovuta a un momento di conflitto il cui proscioglimento può arrivare attraverso le canzoni, cariche di potere taumaturgico.
Nei saliscendi strumentali di INSKI c'è l'intenzione di accompagnare il fruitore in un mondo stratificato e complesso, funzionale a chi ha l'attenzione e la volontà di lasciarsi suggestionare come con un film magnetico, di quelli che non ti fanno alzare dal posto, tantomeno calare d'interesse.
Nonostante sia sempre valido l'antico insegnamento di "non giudicare un libro dalla copertina", in questo caso c'è possibilità di deroga: è la stessa mente creativa ad affermare che le cassette dei film d'azione venivano scelte, nei suoi trascorsi, valutando l'artwork; basta una rapida occhiata a "Hell Patrol" per assicurarsi che c'è materiale da scoprire, e non si resterà delusi.
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La recensione Hell Patrol di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-07 10:11:08
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