MottaSuona! Vol. 12024 - Cantautoriale, Rock

Suona! Vol. 1precedenteprecedente

Un "anti-greatest hits", che ci trascina dentro quel magico processo di condivisione che è l'essenza stessa della musica

Chi lo conosce lo sa molto bene: l’ambiente naturale di Francesco Motta sono i concerti. Sin dal suo roboante arrivo nel panorama musicale italiano, avvenuto nel 2016 con il disco d’esordio La fine dei vent’anni, il cantautore nato e cresciuto sull’asse Livorno-Roma, non ha mai nascosto la sua irrefrenabile voglia di salire ogni volta che può su un palco, grande o piccolo che sia. Ed è proprio questo rapporto quasi viscerale con la musica live, la pietra d’angolo sulla quale poggia il suo ultimo album.

Oltre a segnare il debutto di Sona Music Records, neo-etichetta discografica che si occuperà di curare alcuni suoi particolari progetti futuri, Suona! Vol. 1 rappresenta il tentativo da parte di Motta di trasferire l’istintiva vitalità tipica di un’esibizione dal vivo all’interno di una registrazione in studio. Quasi quaranta minuti di ascolto nei quali il musicista toscano rimette mano ad alcuni dei brani più significativi della sua carriera, vestendoli con una pelle armonica completamente nuova. Una serie di rivisitazioni alle quali si aggiungono un paio di blast from the past della prima band di Motta, i Criminal Jokers (Cambio la faccia e Bestie).

Il risultato di queste manipolazioni musicali è un “anti-Greatest Hits”, in cui la dimensione del live e dello studio di registrazione si fondono senza soluzione di continuità in melodie e arrangiamenti più scarni e maturi rispetto a quelli presenti nei brani originali, caratterizzati da quell’equilibrio perfetto tra strumenti analogici e digitali ormai fisso nell’hic et nunc dell’artista livornese. Un’operazione simile per certi aspetti all’EP Blanck Mass Session degli Editors, nel quale la band di Birmingham ha riproposto in chiave elettronica alcuni brani di Violence, il suo sesto lavoro in studio, grazie alla collaborazione col DJ britannico Blanck Mass.

E proprio come in quello pubblicato del gruppo inglese, l’ultimo disco di Motta si apre con l’unico inedito presente nella tracklist: Suona. Un pezzo che, introdotto da un flebile intreccio di pianoforte e chitarra acustica, si addentrata in punta di piedi tra una serie di atmosfere implose prima di divampare in uno stralunato crescendo ritmico e armonico in grado di ricordare i gelidi e ipnotici mantra evocati dai Radiohead in Everything In Its Right Place.

Per la restante mezz’ora abbondante attraverso la quale Suona! Vol. 1 si snoda, Motta mette in scena un continuo gioco di sottrazione, lontano da qualsiasi tipo di inutile affastellamento barocco. Un abile lavoro di cesello, capace di stravolgere il mood di ogni singolo pezzo del disco, trasformando l’originale aggressività di Roma Stasera in una lisergica cavalcata techno-rock o distillando la drammatica epicità di Anime Perse in una delicata e struggente ballad figlia dell’unione tra voce e pianoforte.

Questo entropico processo di creazione e distruzione, che alcuni di noi hanno già avuto modo di ascoltare durante una manciata di concerti fatti da Motta insieme ai fidatissimi Cesare Petulicchio (percussioni) e Giorgio Maria Condemi (chitarra elettrica), trova il proprio zenith in Se continuiamo a correre, la penultima traccia del disco. Il pezzo, lungo quasi otto minuti, più del doppio rispetto all’originale, vola leggero sopra un arabeggiante tappeto acustico prima di sfociare in una lunghissima coda finale che avanza come una carovana di tuareg tra le dune di un deserto fatto di archi ostinati, ipnotiche trame ritmiche e feedback di chitarra elettrica.

Questo vero e proprio viaggio all’interno delle infinite possibilità e sfaccettature offerte dalla musica, è stato compiuto da Motta insieme ad artisti di prim’ordine della scena alternative italiana, molti dei quali lo hanno accompagnato durante il suo ultimo tour. Oltre ai già citati Cesare Petulicchio e Giorgio Maria Condemi, Suona! Vol. 1 vede infatti la partecipazione di Francesco Chimenti, Kazu Makino, Teho Teardo, Maria Chiara Argirò, Roberta Sammarelli dei Verdena e quella meravigliosa scheggia impazzita piombata sulla scena musicale del nostro Paese che risponde al nome di Whitemary, la silenziosa artefice del definitivo contatto di Motta con la musica elettronica, capace di dare una decisiva ventata d’aria fresca al suo sound.

Suona Vol. 1 è una vera e propria jam session in studio in cui Motta, traendo a piene mani dai suoi anni di busking, passati a esibirsi per le strade di mezzo mondo con i Criminal Jokers, ci apre uno spiraglio da cui possiamo osservare e ascoltare il processo artistico che, in maniera del tutto spontanea e unitaria, permette a un gruppo di musicisti di plasmare nuove canzoni, perdendosi e ritrovandosi nel misterioso flusso delle sette note.

Un disco sperimentale e punk fino al midollo, completamente fuori da qualsiasi tipo di regola o schema commerciale, in grado di riflette l’inesauribile amore di un artista che continua a esplorare, sperimentare ed esperire la musica con il rispetto, la stima e la dignità con le quali quest’arte deve essere trattata.

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La recensione Suona! Vol. 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-10-23 10:42:21

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