L'essenza del punk è pubblicare un disco buttato un po' così ma che in realtà si regge sulle proprie gambe e incuriosisce lasciando auspicare ulteriori sviluppi
Antonio non si perde in chiacchiere neanche per presentarsi, ci basti sapere che il suo moniker è unodiuno e nel 2024 ha pubblicato l'extended play "di racconti, amore e guerre", reso disponibile sulle piattaforme digitali attraverso Distrokid.
Sei tracce senza troppi fronzoli (anche in questo caso, tutto quel che è circostanziale diventa superfluo e quindi evitabile) per narrare frammenti di quotidiano sullo sfondo della periferia milanese; negli snodi della tracklist si insinua la convinzione di avere a che fare con una proposta d'ascolto fortemente attitudinale, che vive di lo-fi per scelta e probabilmente anche per necessità tecniche, ma riesce nell'intento di "arrivare" ai timpani del fruitore con la forza delle composizioni, senza bisogno di ulteriori cosmesi. Anche perché, in tale contesto, è giusto elogiare l'approccio chitarristico di Antonio, che posiziona ritmiche di condimento a brani scarni, abili a stare in piedi anche con la sola voce accompagnata dalle sei corde.
L'auspicio della biografia di unodiuno ci sembra pienamente raggiunto: si finalizza un albumpunk nell'essenza più che nella grammatica espressiva mentre il cantautore meneghino incuriosisce per il suo approccio e formalizza il congedo lasciando con sensazioni positive.
L'invito è farci ascoltare, presto, nuovo materiale.
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La recensione di racconti, amore e guerre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-12 18:31:35
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