CybophoniaNothing More2024 - Pop, Indie

Nothing Moreprecedente

Malinconia pop e atmosfere folk si avventurano in un viaggio sonoro senza barriere.

"Nothing More" di Cybophonia è un album che prosegue il percorso sonoro inaugurato con "Bloom" nel 2021, fondendo elementi acustici ed elettronici per creare un paesaggio musicale variegato e affascinante. In questa nuova opera, Cybophonia alterna brani più intimisti e organici a tracce sperimentali, offrendo una coesione sorprendente nonostante la diversità stilistica. La chitarra acustica, sempre in primo piano, si intreccia con atmosfere sognanti e malinconiche, quasi come una colonna sonora capace di adattarsi al mutare delle stagioni e degli stati d’animo.

I tre singoli presentano un assaggio delle diverse anime dell'album. "The Dark Side of Our Minds" e "Sunday Travel Round" reinterpretano il dream pop con venature folk-rock, unendo dolcezza e introspezione, mentre "Resurrected Love" aggiunge un tocco più elettronico e accattivante, rivelando l'anima sperimentale dell’artista. "Nothing More" appare così come una vera e propria dichiarazione d'intenti, che rende omaggio a influenze provenienti dal folk, dal dream pop, ma anche dall'elettronica ambient. 

In "Nothing More" si avverte il richiamo alla profondità malinconica dei The National, con le loro atmosfere dense e il tono confidenziale, così come l’impronta dream pop e le chitarre eteree tipiche dei Beach House. L’album richiama anche la delicatezza acustica dei Kings of Convenience, con cui condivide la ricerca di suoni semplici ma evocativi.

Dal lato elettronico, si percepiscono tracce di James Blake, soprattutto per l’approccio sperimentale e l’uso delle sonorità elettroniche che conferiscono una dimensione intima e al tempo stesso futuristica. Anche Bon Iver sembra fare capolino, con il suo approccio stratificato e la capacità di combinare folk ed elettronica in modo originale.

Il risultato è un viaggio emotivo, che si muove tra malinconia e speranza, testimonianza di un artista che continua a evolversi senza perdere la propria identità. 

 

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La recensione Nothing More di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-07 20:02:37

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