Marek De Vann è un elemento "altro" rispetto al panorama discografico più consueto: la sua grammatica espressiva ci riporta lontano dal quotidiano, con suggestioni digitali fra IDM e Krautrock
Anni di militanza in gruppi dai registri artistici eterogenei e la voglia di mettersi in gioco da solista, in prima persona: c'è tutto questo dietro il moniker Marek De Vann, che arriva da Piacenza e pubblica in pieno autunno "Arcade Loops", un singolo pubblicato in vinile su distribuzione CD Baby.
Due canzoni per circa sette minuti di proposta d'ascolto inquadrabile nei vasti perimetri della sperimentazione, di suoni sintetici che tributano la IDM per avventurarsi nel Krautrock. Ai timpani, si apre un viaggio immersivo dove la componente concettuale mossa dalle parole è completamente annullata, a favore di suggestioni veicolate solo attraverso il suono, che diventa elemento centrale del processo di significazione, oltre che energia per lasciarsi abbandonare al mistero di trame strumentali che sembrano elevarsi dal quotidiano per dare forme del pentagramma poco note alle maggioranza delle persone.
Se si tratta di un assaggio, ora siamo ingolositi; "Arcade Loops" si infiamma in una tracklist stringata e sentiamo che, su un discorso più organico, si può percorrere ancora molta strada. Il progetto è interessante e c'è la sensazione di una sicura padronanza, forte delle esperienze pregresse e della conoscenza della materia creativa, della grammatica di questi digitalismi.
L'auspicio è di sentire novità in tempi brevi, perché sono d'obbligo degli approfondimenti su quanto proposto oggi.
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La recensione Arcade Loops di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-14 23:33:14
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