Giungla Distractions 2024 - Rock

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Il disco d'esordio di Giungla è un collage, un esempio di vitalismo compositivo fatto di chitarre declinate in ogni modo possibile

Ci sono artiste che sembra siano in circolazione da sempre, poi scompaiono nel nulla, per ricomparire senza grandi proclami, ma solo con grandi cose da dire, o da fare. Giungla fa parte di questa categoria, perché è sempre stata circondata da una certa aura di mistero, dovuta al suo essere poco appariscente, al suo cantare in inglese, ad essere una vera bomba di esplosività dal vivo.

Distractions è qualcosa di più di un disco d'esordio, è una raccolta di momenti, tutti i momenti che la musica di Giungla ha attraversato negli ultimi quattro anni, in un tripudio di chitarre declinate in vari modi. Senza la retorica delle sei corde come viatico della sacra rota del rock, i dieci brani - più due skit - di Distractions offrono una gamma di possibilità sonore sorprendente, per la naturalezza con cui si scivola dall'una all'altra.

Non si tratta di un lavoro omogeneo, tutt'altro, e forse proprio per questo risulta così necessario, per tutte le strade che intraprende, lasciando soltanto intravedere gli sviluppi possibili di un riff indie fino al midollo, come nel caso di Hair Pulling, delle distorsioni più oscure di Limited Edition, o di attimi di lenta psichedelia, come in Tonight. Il comporre di Giungla si sofferma per alcuni istanti su tutto questo, per poi virare la direzione del suo volo.

 Per questa sua frammentarietà Distractions è figlio di molte cose, prima di tutto di quella voglia di riscoprire i suoni acidi che nell'immediato post-covid ha preso la gola del nostro panorama alternative pop. Una costola dei Post Nebbia della prima ora, ma anche di quell'immenso calderone che, riaperti i cancelli della musica live, sembrava dovesse portare un nuovo respiro, una sorta di salvezza. Giungla ha avuto la saggezza di aspettare, ha soddisfatto la smania di far sentire nuova musica con l'ottimo ep Turbolence, per poi tappezzare il 2024 di singoli. Il perfetto preludio per questo disco.

Senza sciogliere il mistero che continua ad aleggiare - misterioso ma molto affascinante - intorno alla sua autrice, Distractions mostra tutto il vitalismo compositivo di Giungla, tutta la voglia di sfuggire dai riflettori per dimostrare che la grande musica può nascere dappertutto, per poi finire sull'ennesimo palco da incendiare.

 

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La recensione Distractions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-01 18:59:00

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