Potrà sembrare banale iniziare con una citazione, per di più se il soggetto in questione è Manuel Agnelli. Ma ascoltando questo "The Vice", singolo d'esordio del cantautore piemontese Andrea Mililli, torna in mente un vecchio adagio del noto leader degli Afterhours: "Non si esce vivi dagli anni '80".
Non che Mililli, classe '86, possa essere definito un reduce di quell'epoca; ma i tre brani che compongono questo EP, prodotto dalla ligure Green Production, sono caratterizzati da soluzioni stilistiche, e più in generale da una resa sonora, che rimandano chiaramente a tale contesto. E così l'attacco di "Hope Garden", l'episodio forse più efficace, ricorda i primi Litfiba di Gianni Maroccolo, mentre "Tired" rivela il debito di Mililli (in arte "The Vice", appunto) verso i The Cure di Robert Smith. Sono però riflessi sfuocati, poiché i brani in questione non sembrano possedere piglio e vivacità necessari per legittimare certi paralleli.
Il problema, semmai, è che questo EP sembra arrivare direttamente dal passato. Gli innesti di riverbero sulla batteria, gli arpeggi di chitarra filtrati dal chorus e certe melodie di synth in primo piano costringono ad immergersi in un paesaggio che, se non rielaborato, può risultare quantomeno noioso.
Nelle foto di copertina The Vice è immortalato in pose riflessive e melanconiche: sguardo perso nel vuoto, attorniato da bozze di pentagramma ed una mini-tastiera giocattolo rossa. Beh, se questo è il mondo, nonché il mood, di The Vice, noi preferiamo ricorrere agli originali interpreti di un certo spleen, se non altro radicati nella loro epoca e non "sradicati" da quella attuale.
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La recensione The Vice di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-04-10 00:00:00
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