Con Odds & Ends, i Westfalia fanno il loro ingresso ufficiale nel panorama discografico, con un album d’esordio coraggioso e ipnotico. La band, che si è fatta conoscere sul palco di X-Factor Italia nel 2021, è impegnata in un tour europeo, che terminerà al DAS di Bologna il 7 dicembre.
Odds & Ends, il primo album dei Westfalia, è un progetto raro per il panorama italiano: undici tracce energiche che spaziano tra rock, hip-hop ed EDM, accompagnate da testi che affrontano le ipocrisie della società. L’atmosfera generale è oscura ma seducente, come una linea di basso che vibra sottopelle.
L’album è una critica alla società moderna e alle sue ossessioni, in cui i Westfalia giocano tra riferimenti culturali, ritmi frenetici e visioni distopiche. Il brano “Vices”, per esempio, propone il paradosso di Zenone per parlare di ambizione, mentre “Berluschoney” mescola riferimenti televisivi a provocazioni taglienti.
Le prime cinque tracce dell’album formano un’introduzione intensa e bilanciata, capace di riassumere l’anima del progetto. “Alligators”, “Berluschoney”e “Odds and Ends” accendono il desiderio di esplorare l’album, con il loro tono crudo e immediato, e la loro satira sociale spinta.
“Sunflowers” rallenta il ritmo: una traccia dal sapore cinematografico, che racconta l’ambivalenza tra aspirazione e vulnerabilità con una delle strofe più poetiche dell’intero album:
I always envied sunflowers,
they bathe in the light of someone brighter,
nature embraced me in the darkness,
cause I'm a star, I shine far by myself
Se il lato A si chiude con le sonorità più pop di “Vices”, sul lato B non tutte le tracce raggiungono lo stesso spessore. “The Monster” fatica a trovare la stessa incisività iniziale, e anche “Man’s Favorite Sport” aggiunge poco al quadro generale.
Il brano più convincente è “Bummer”, un pezzo che cattura alla perfezione la frustrazione e l’alienazione della routine quotidiana, intrecciando citazioni di Elon Musk per riflettere su un capitalismo freddo e senza scampo.
Con Odds & Ends, i Westfalia scelgono una narrazione per immagini, alternando citazioni pop ad allegorie intense. La produzione stessa, curata dalla band e supervisionata dal produttore Matt Bordin, aggiunge una dimensione originale al progetto, unendo abilmente strati sonori complessi.
La scelta dell’inglese è ben proiettata sul panorama internazionale, e il lessico accurato aggiunge profondità al progetto. Tuttavia, proprio la ricercatezza delle parole, unita al ritmo incalzante non rende immediato l’accesso all’album. I brani inediti – quelli non usciti come singoli – si rivelano però tra i più potenti, capaci di coinvolgere anche solo con la loro sonorità.
Odds & Ends non è un album perfetto, ma è autentico, e questo lo rende un debutto degno di attenzione. È un lavoro che invita a essere ascoltato e capito. I Westfalia osano per prendersi il proprio spazio, lasciando l’ascoltatore con la voglia di seguirli nelle loro future evoluzioni.
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La recensione Odds and Ends di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-11-25 22:31:00
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