In tempi di revival della patchanka, i Figli di Madre Ignota potrebbero salire sul treno giusto se mai un giorno la fortuna decidesse di fermarsi alla loro stazione. Riconoscimento che meriterebbero senza togliere alcunché a nessuno, considerando che sono ormai diversi anni in giro per concerti e festival a diffondere il verbo, ancor prima che tzigani niuyorkesi invadessero (ben volentieri, sia chiaro) lo Stivale.
E "Fez club" si mantiene sui livelli dei predecessori, mettendo in riga 11 canzoni che vantano un'attenta produzione, oltre che un'efficacissima opera in fase di scrittura. A fare le pulci fino in fondo, la sensazione di non trovare le svirgolate di "Kanakapila" ogni tanto affiora, ma - é noto - gli esordi si apprezzano perché rivelano sfumature inedite spesso irripetibili nei successivi episodi. Ciò non toglie i meriti da riconoscere a un'orchestra che ha mandato ormai a memoria ogni trucco per allestire un coloratissimo spettacolo di suoni e ritmi, tra polke indiavolate, fiati all'arrembaggio, swing accelerati e spaghetti balkan. Insomma, la ricetta non cambia (perché dovrebbe?) e, anzi, si fa molta più attenzione ai dosaggi; ne consegue che pezzi come "Dago shoes", piuttosto che "Fantasma del mattino", possano suonare leggermente paraculi, ma è una scelta che condividiamo e rispettiamo, trovandoci di fronte ad una band che sa cosa significa "scrivere una canzone" - senza per forza dover rivoluzionare i canoni della materia sonora a cui sanno dare una gustosissima forma. "Theme from paradise" e "Daddy Lollo", ad esempio, meriterebbero già l'heavy-rotation sulla scia del successo della combriccola guidata da Roy Paci (che, non a caso, è responsabile di produzione artistica e arrangiamenti della prima).
E che il miracolo succeda o meno, "Fez club" rimane uno di quei dischi da portare alla vostra prossima festa se avete in previsione di far muovere (e far ballare) più di un culetto!
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La recensione Fez Club di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-20 00:00:00
COMMENTI (2)
Questo commento é storico... me lo stampo! :[ :] :[
una delle poche band patchanka senza l'effetto zumpappà...