Un pezzo pop rock nazional-popolare sui tanti urti e batoste che la vita ci riserva ogni giorno
Insensibile è il titolo del nuovo pezzo di Stefano Guizzo, musicista e cantautore originario di Ornago, piccolo comune incastonato tra Milano e la Brianza. A una manciata di settimane da Il Tempo Vola Via, l'artista lombardo ritorna con un brano prodotto da Roba Da Matti Dischi su distribuzione Artist First che, rifacendosi al pop rock nostrano, guarda dritto in faccia ad artisti come Ligabue, Litfiba e Pooh.
Il risultato di questo revival sonoro dal retrogusto agée, è una strumentale fatta di melanconici fraseggi di pianoforte, riff di chitarra elettrica distorta (ma non troppo) e linee vocali fortemente improntate verso la tradizione del bel canto.
Una base armonica solida e facilmente riconoscibile, sulla quale Guizzo stende un testo che, basandosi sulla classica struttura strofa-bridge-ritornello, parla delle tante batoste che prendiamo durante il nostro percorso di vita. Guai e deviazioni che a volte ci fanno chiudere in noi stessi, nella speranza (forse vana?) che qualcosa cambi dall'esterno.
E con le unghie ti ritrovi a scavare
Cercando la speranza
Dicono che sia lei l'ultima a morire
Ma è inutile, resti da solo nei tuoi panni nuovi
E senza più illusioni
Canta Stefano Guizzo nel suo ultimo singolo. Insensibile è un pezzo che a causa di un sound un po' boomer, usato e abusato da un numero incalcolabile di artisti italiani negli ultimi 30 anni, stenta purtroppo a superare l'ostacolo del "già sentito". Nulla da dire invece sul lato lirico.
Un consiglio che possiamo dare a Guizzo è quello di dare una bella "spolverata" al proprio sound, che potrebbe sicuramente giovare alla qualità e freschezza dei suoi futuri lavori.
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La recensione Insensibile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-01-11 14:29:52
COMMENTI (1)
Stefano Guizzo non pubblica le sue canzoni per piegarsi alle mode sonore del momento, ma bensì mantiene una sua identità, sia a livello di arrangiamento che vocale. Orgoglioso di essere ritenuto "Boomer" preferisce essere sempre sé stesso, piuttosto che snaturarsi. Grazie comunque per il suo tempo dedicato all'artista. @luca.barenghi