Un omaggio al mitico leader dei Queen, in cui vengono portati alla luce le contraddizioni di una società solo all'apparenza inclusiva
FREDDIE è il titolo dell'ultimo brano di MaLaVoglia, moniker dietro cui si cela il musicista pavese Gianluca Giagnorio, salito alla ribalta nel 2020 per aver composto 6000 (Siamo una voce), l'inno ufficiale del movimento di attivismo politico anti-destra delle Sardine.
A una manciata di mesi di distanza da Sei bravo MA..., il cantante classe 1985 ritorna con una pop ballad che si discosta dalle sonorità rockeggianti del suo singolo precedente. Uno brano scarno e ridotto all'essenziale, suonato solo con pianoforte e voce, nel quale Giagnorio intavola un dialogo immaginario con nientepopodimento che Freddie Mercury.
Oltre a una strofa che cita Show Must Go On (Mi hai detto che ogni show deve andare avanti/Ma come fai però a lasciarti tutto indietro), il leggendario leader dei Queen, morto nel novembre del 1991 dopo una dura battaglia contro l'AIDS, viene evocato nell'introduzione di FREDDIE, nella quale vengono in parte riprese le note di Bohemian Rapsody, il pezzo più celebre del quartetto inglese.
Freddy, cosa è più difficile
Diventare grandi o rimanere uomini?
Freddy non so se è più difficile
Credere in un sogno o capire che è impossibile
dimmi, come si sta tra le stelle
È meno sola la gente?
Canta il musicista pavese nel ritornello del suo ultimo singolo. Nel brano, Mercury viene infatti usato da MaLaVoglia come una specie di oracolo al quale chiedere se valga più la pena vivere un'esistenza tranquilla, lontano dai riflettori e dai giudizi della gente, o una vita al massimo, libera dalle maschere e dagli stereotipi imposti dalla società ma nella quale è facile perdersi.
Nonostante si inserisca nel grande e struggente filone delle ballate pop italiane (Cesare Cremonini, Marco Mengoni, ecc.), FREDDIE è resta un ascolto tutto sommato piacevole. Un singolo con il quale MaLaVoglia ci mostra il suo lato cantautorale più introspettivo, che mostra le contraddizioni di una società che spesso sbandiera una posticcia inclusività ma che, il più delle volte, è pronta a giudicare e ghettizzare chi non rientra nei suoi canoni sempre più omologati.
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La recensione FREDDIE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-04 12:57:00
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