Not My Value Sign Language 2024 - Trip-Hop, Dark, Shoegaze

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Per un nuovo cantautorato delle emozioni elettroniche

E' un incedere calmo e placido, una forza tranquilla che avvolge l'ascolto. E' una ninna nanna profonda e riflessiva, un dark pop intimo, un cantautorato delle emozioni elettroniche, un trip hop che danza sulle onde e sulle ali della psichedelia mantenendo un'elegante e raffinata razionalità, senza mai disdegnare l'atmosfera del sogno, l'eterna bellezza della malinconia, il gusto dolceamaro della nostalgia.

Il brano Sign Language del duo di Milano Not My Value vede la sua essenza primordiale circoscritta in uno scheletro ben preciso, semplice e diretto. La voce calda, eterea e riverberata di Lisa Marchiani, presente anche sui synth, si unisce a cori "pitchati" attraverso l'octaver, come spiega il duo. Il tutto si muove quindi attorno alle sonorità della chitarra "desert" suonata da Claudio Brambilla, che mette mano anche al basso e alla produzione.

Forse non sapevamo di avere in Italia un progetto così ben inserito nel solco di band internazionali come i Massive Attack e i Portishead. Certo, resta la curiosità di sentire questa stessa dimensione onirica e artistica applicata a qualche testo in italiano. Così, anche solo per vedere l'effetto che fa. E potrebbe essere un "effetto" splendente e unico nel panorama italiano, spesso tinto di color grigio, molto omogeneo, parecchio ombroso.

 

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La recensione Sign Language di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-27 22:28:56

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