Un pezzo pop elegantissimo, nato tra le macerie di un terra distrutta dalla guerra
All'interno della continua e perpetua staffetta generazionale, oggi come non mai i giovani nati dopo l'arrivo del nuovo millennio vengono tacciati come una stirpe ormai orfana di qualsiasi capacità di ragionamento e analisi del mondo che la circonda. Tutti quelli che almeno una volta hanno pensato questo, dovrebbero ascoltare la musica di Jack Nur.
A una manciata di mesi di distanza da Spaiato, il cantautore marchigiano classe 2006 ritorna con un nuovo singolo dal titolo Rose del Deserto. Licenziato per Musica Distesa e distribuito da Believe, il pezzo si destreggia con estrema grazia e delicatezza, tra gli atroci bombardamenti dalla Guerra di Gaza.
Utilizzando le parole di una lettera che un ragazzo palestinese ha deciso di scrivere alla sua amata, nella quale racconta la devastazione che il conflitto ha portato nella propria esistenza e in quella delle persone a lui care, Jack Nur dà voce alle tante, troppe vittime che vivono ogni giorno con la costante paura che sia l'ultimo.
Ma “Fiori di loto”
Scrivo in un testo
L’ho strappato una mattina
Morente in un gesto
E “Fiori salvati”
Cadono adesso
Tra le pagine scritte mentre
Io muoio lo stesso
Canta l'artista marchigiano nel suo ultimo singolo. Strofe agrodolci, dal sapore squisitamente cantautorale, che, come la brina in un prato, si posano su un morbido tappeto sonoro, curato dalle sapienti mani dei producer Giuliano Dottori e Matteo "Miele" Rossini, che cerca di richiamare i mutabili panorami del deserto, in bilico tra il soft rock e uno smooth jazz a là Sade contaminato da synth e rumori bianchi.
A parte una traccia vocale che in certi punti esce un po' troppo "asciutta" dal mix, Rose del Deserto è un brano di pregevolissima fattura, capace di unire un testo amaramente delicato a una strumentale tanto elegante quanto fruibile. Un'ottima conferma di un percorso musicale che, senza ombra di dubbio, è da tenere sott'occhio nel prossimo futuro.
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La recensione Rose del Deserto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-11 13:56:00
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