La Società della Paralisi Diaspro 2024 - Punk, Indie

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La prima metà del doppio esordio della band ligure ci consegna cinque tracce tra post-punk contemporaneo e più classiche influenze punk rock

‘Diaspro’ fa parte dell’interessante progetto che La Società Della Paralisi ha immaginato per il suo esordio sulla lunga distanza, sdoppiato in una coppia di EP da rilasciare tra qui e il 2025, complementari ma assestati su sonorità diverse e battezzati con i nomi delle due rocce caratteristiche dell’orografia ligure. Mentre il prossimo ‘Ardesia’ dovrebbe orientarsi su sonorità dream/pop, il calcio d’inizio con questo ‘Diaspro’ è dedicato al versante più punk della produzione del gruppo.

Cinque tracce in tutto, facendo presagire una durata tutto sommato contenuta del progetto complessivo, che però già ci bastano ad inquadrare, almeno per quanto riguarda le coordinate musicali in questione, la proposta della band. In primo piano c’è la lezione della scuola del post punk contemporaneo di origine britannica praticamente egemonica nella musica con le chitarre degli ultimi anni; un’affinità chiara e dichiarata anche dalla band, che è facile leggere in un certo modo di intendere il sound, denso e tagliente, o di articolare le le linee vocali, che caratterizza soprattutto alcune tracce (Diaspro, Il Futuro non c’è più). Parallelamente, e su un binario parzialmente diverso, troviamo invece riferimenti di area punk rock più classici, una certa vivacità corale quasi Oi e qualche tentativo di sfociare in un songwriting più complesso e sfaccettato, pop in un senso adulto se vogliamo.

L’estetica punk della provincia che è un po’ il manifesto de LSDP, permea il tutto ed arriva in ogni caso forte e chiara, ma con qualche distinzione da fare; mentre sono forse da accantonare, per il momento, tanto le strutture melodiche forse ancora difficili da gestire senza intoppi (Da me) quanto i coretti punk un po’ strasentiti Casarza Punk, nel breve lotto invece risaltano, per autenticità e pulizia di realizzazione, i momenti più impulsivi e ruvidi, dove si lascia più spazio al fraseggio incalzante delle linee di chitarra e a linee vocali semplici e dirette. Dove anche l’animosità anticonformista dei testi sembra trovare una casa più credibile e una migliore efficacia comunicativa.

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La recensione Diaspro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-12-29 21:47:09

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